14:5 |
Ora che i gentili e i giudei con i loro capi avevano pianificato un assalto, affinché li trattassero con disprezzo e li lapidassero, |
14:6 |
Essi, rendendosi conto di questo, fuggirono insieme a Listra e Derbe, città della Licaonia, e a tutta la regione circostante. E in quel luogo evangelizzavano. |
14:7 |
E un uomo sedeva a Listra, disabile ai piedi, zoppo fin dal grembo di sua madre, che non aveva mai camminato. |
14:8 |
Quest'uomo sentì Paolo parlare. E Paolo, guardandolo intensamente, e percependo che aveva fede, affinché potesse essere guarito, |
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disse ad alta voce, “Stai in piedi!E balzò in piedi e fece il giro. |
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Ma quando le folle videro ciò che Paolo aveva fatto, alzarono la voce nella lingua licaonica, detto, “Gli dei, avendo preso le sembianze degli uomini, sono discesi fino a noi!" |
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E chiamarono Barnaba, 'Giove,’ eppure in verità chiamavano Paolo, 'Mercurio,’ perché era l’oratore principale. |
14:12 |
Anche, il sacerdote di Giove, chi era fuori città, davanti al cancello, portando buoi e ghirlande, era disposto a sacrificarsi insieme al popolo. |
14:13 |
E non appena gli Apostoli, Barnaba e Paolo, lo avevo sentito, strappando loro le tuniche, saltarono tra la folla, gridando |
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e dicendo: “Uomini, perché dovresti farlo?? Anche noi siamo mortali, uomini come te, predicandovi di convertirvi, da queste cose vane, al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi. |
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Nelle generazioni precedenti, ha permesso a tutte le nazioni di camminare secondo la propria via. |
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Ma certamente, non si lasciò senza testimonianza, fare del bene dal cielo, donando piogge e stagioni fruttifere, riempiendo i loro cuori di cibo e di gioia”. |
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E dicendo queste cose, riuscirono a malapena a trattenere la folla dall'immolarsi davanti a loro. |
14:18 |
Ora arrivarono lì alcuni ebrei da Antiochia e da Iconio. E aver convinto la folla, lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. |