aprile 20, 2012, Vangelo

Il santo Vangelo secondo Giovanni 6: 1-15

6:1 Dopo queste cose, Gesù ha attraversato il mare di Galilea, che è il mare di Tiberiade.
6:2 E una grande folla lo seguiva, poiché vedevano i segni che compiva verso gli infermi.
6:3 Perciò, Gesù salì su un monte, e là si sedette con i suoi discepoli.
6:4 Ora la Pasqua, la festa degli ebrei, era vicino.
6:5 E così, quando Gesù aveva alzato gli occhi e aveva visto che una moltitudine grandissima veniva a lui, disse a Filippo, “Da dove dovremmo comprare il pane, affinché questi possano mangiare?"
6:6 Ma lo disse per metterlo alla prova. Perché lui stesso sapeva cosa avrebbe fatto.
6:7 Filippo gli rispose, “Duecento denari di pane non basterebbero a ciascuno di loro per riceverne anche un po'”.
6:8 Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse:
6:9 «C'è un certo ragazzo qui, che ha cinque pani d'orzo e due pesci. Ma quali sono questi tra tanti?"
6:10 Allora Gesù disse, "Fai sedere gli uomini a mangiare." Ora, c'era molta erba in quel posto. E così gli uomini, in numero di circa cinquemila, seduto a mangiare.
6:11 Perciò, Gesù prese il pane, e dopo aver reso grazie, lo distribuì a quelli che erano seduti a tavola; allo stesso modo anche, dal pesce, quanto volevano.
6:12 Poi, quando erano pieni, disse ai suoi discepoli, “Raccogli i frammenti che sono avanzati, per non perdersi”.
6:13 E così si sono riuniti, e riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d'orzo, che erano avanzati da coloro che avevano mangiato.
6:14 Perciò, quegli uomini, quando avevano visto che Gesù aveva compiuto un segno, loro hanno detto, "Veramente, questi è il Profeta che deve venire nel mondo”.
6:15 E così, quando si rese conto che stavano per venire a portarlo via e farlo re, Gesù fuggì di nuovo sulla montagna, da solo da solo.

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