Febbraio 5, 2012, Seconda lettura

Saint Paul’s First Letter to the Corinthians 9: 16 – 19, 22 – 23

9:16 Perché se io predico il Vangelo, non è gloria per me. Per me è stato imposto un obbligo. E guai a me, se non annuncio il Vangelo.
9:17 Perché se lo faccio volentieri, Ho una ricompensa. Ma se lo faccio con riluttanza, mi è concessa una dispensa.
9:18 E cosa, Poi, sarebbe la mia ricompensa? COSÌ, quando predica il Vangelo, Dovrei dare il Vangelo senza prendere, per non abusare della mia autorità nel Vangelo.
9:19 Per quando ero un uomo libero a tutti, Mi sono fatto servo di tutti, in modo che io possa guadagnare ancora di più.
9:20 E così, agli ebrei, Sono diventato come un ebreo, per guadagnare i Giudei.
9:21 A coloro che sono sotto la legge, Sono diventato come se fossi sotto la legge, (anche se non ero sotto la legge) per guadagnare quelli che erano sotto la legge. A coloro che erano senza legge, Sono diventato come se fossi senza legge, (anche se non ero senza la legge di Dio, essendo nella legge di Cristo) per guadagnare quelli che erano senza legge.
9:22 Ai deboli, Sono diventato debole, per guadagnare i deboli. A tutti, Sono diventato tutto, in modo che io possa salvare tutti.
9:23 E faccio tutto per amore del Vangelo, in modo che io possa diventare il suo partner.

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