settembre 13, 2012, Lettura

The First Letter of Saint Paul to the Corinthians 8: 1-7, 11-13

8:1 Ora riguardo a quelle cose che sono sacrificate agli idoli: sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza si gonfia, ma la carità cresce.
8:2 Ma se qualcuno ritiene di sapere qualcosa, non sa ancora nel modo in cui dovrebbe sapere.
8:3 Perché se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui.
8:4 Ma quanto ai cibi che vengono immolati agli idoli, sappiamo che un idolo nel mondo non è niente, e che nessuno è Dio, tranne uno.
8:5 Perché sebbene ci siano cose che si chiamano dei, sia in cielo che in terra, (se si considera anche che ci sono molti dei e molti signori)
8:6 eppure sappiamo che c'è un solo Dio, il padre, da cui provengono tutte le cose, e in chi siamo, e un solo Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e da chi siamo.
8:7 Ma la conoscenza non è in tutti. Per alcune persone, anche adesso, con il consenso a un idolo, mangiare ciò che è stato sacrificato a un idolo. E la loro coscienza, essere infermo, diventa inquinato.
8:11 E se un fratello infermo perisce per la tua conoscenza, anche se Cristo è morto per lui?
8:12 Quindi quando pecchi in questo modo contro i fratelli, e fai del male alla loro coscienza indebolita, allora pecchi contro Cristo.
8:13 A causa di ciò, se il cibo fa peccare mio fratello, Non mangerò mai carne, per non indurre mio fratello a peccare.

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